venerdì 2 dicembre 2011

FESTEGGIAMO LA SECONDA VITA DI STRADE BIANCHE

DOMANI, 
SABATO 3 DICEMBRE
FESTEGGIAMO LA SECONDA VITA 
DI STRADE BIANCHE

E LA CONSEGNA 
DEI PRIMI PACCHI  
''NON SPRECARE IL NATALE''

ORE 19 

ASSOCIAZIONE STRADE BIANCHE 
IN VIA ZUCCARELLI N. 25
PITIGLIANO 
GROSSETO 
58017

martedì 1 novembre 2011

''INFELTRAZION''I DI AGNES ESZENY-LE QUATTRO STAGIONI

INFELTRAZIONI è IL PERCORSO DI AGNES ESZENYL. ESSO ESPRIME ATTRAVERSO L'ILLUSIONE /CONTAMINAZIONE DEL FELTRO IN ALTRO , LA TRAMA ARTISTICA CHE E' ANCORA TUTTO UN DIVENIRE, CHE RIMANE QUI MA CHE CHE COMUNQUE CI GIUNGERà SEMPRE DA ALTROVE.

ANGELA VIGNOLO

MOSTRA ''LE QUATTRO STAGIONI''



LA RICERCA DI AGNES è VOLTA A UN APPROFONDIMENTO CERTAMENTE TECNICO CHE SCATURISCE PERò DALLA CURIOSITà STORICA DA CUI I TESSUTI, I COSTUMI , LE USANZE EMANANO COME PROFUMI DALLE SUE STOFFE. IN MEZZO ALLA TRAMA DEL TESSUTO , IL PENSIERO DELL'ARTISTA CERCA TROVA E TRASFORMA GLI ANTICHI CODICI TESSILI IN CREAZIONI FUNZIONALI ED ADERENTI ALLA CONTEMPORANEITà . E SE IL ''FELTRO'' NARRA ANCORA DI FAVOLE UNGHERESI, LA SETA EVOCA IMPALPABILITà E CAREZZE DI FEMMINILITà.



AGNES ESZENY NASCE A VESZPRèM IN UNGHERIA, STUDIA ALLA SCUOLA PROFESSIONALE DI BUDAPEST. DOPO GLI STUDI INIZIA A LAVORARE PRESSO'' IL MUSEO NAZIONALE DELL'UNGHERIA E DI BUDAPEST'' COME ASSISTENTE DI RESTAURO NELLA COLLEZIONE TESSILE. FREQUENTA IL CORSO DI SPECIALIZZAZIONE PER '' CONSERVATORI E RESTAURATORI'' ORGANIZZATO DALLA DIREZIONE CENTRALE DEI MUSEI DI BUDAPEST., PRESTANDO POI LA SUA OPERA COME RESTAURATRICE NELLO STESSO MUSEO. I QUESTO PERIODO HA OCCASIONE DI CONOSCERE DIVERSE TECNICHE ANTICHE DU TESSUTI, TRA QUESTI IL FELTRO.

E' IN ITALIA DAL 1991, LAVORA PRESSO UNA DITTA DI RESTAURO A PADOVA E NEL 1994 APRE IL SUO LABORATORIO PER IL RESTAURO DI TESSUTI ANTICHI E PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI COMPLEMENTI D'ARREDO ED ABBIGLIAMENTO IN FELTRO.
DAL 1999 VIVE IN SICILIA A LENTINI,  DOVE CONTINUA LA SUA ATTIVITà ARTIGIANALE, INSEGNA LA TECNICA DEL FELTRO R PARTECIPA A DIVERSE MOSTRE ARTIGIANALI. ATTUALMENTE VIVE IN MAREMMA E COLLABORA CON STRADE BIANCHE A PITIGLIANO, ASSOCIAZIONE CULTURALE DI MARCELLO BARAGHINI.



PER VEDERE ALTRE FOTO E AVERE ALTRE INFO DEI SUOI LAVORI CLICCA QUI

LA BEFANA RECICLATA





 ASSOCIAZIONE CULTURALE
STRADE BIANCHE
PITIGLIANO
VIA ZUCCARELLI, 25
TEL.FAX 0564 633359
MARCELLO BARAGHINI
TEL. 3405235967

lunedì 24 ottobre 2011

Immersi tra profumi balsamici, suoni ancestrali e antiche memorie...


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Immersi tra profumi balsamici, suoni ancestrali e antiche memorie...

di Francesco Di Marco


Se vivete in una grande città, ad esempio Roma, e non ne potete più del traffico,
del lavoro o dei vicini maleducati e rumorosi, forse è arrivato il momento di una piccola vacanza! 
Tranquilli, non serve il passaporto, né un biglietto aereo, bastano poche decine di euro
di benzina o, meglio ancora, un pieno di gpl e, dopo aver infilato curve per 170 km, 
potrete giungere a... Gerusalemme!

La piccola Gerusalemme etrusca
La chiamano così per la presenza di una piccola comunità ebraica che si è integrata, 
nel tempo, in maniera inscindibile con la popolazione locale.
L'importanza e la forza di questa comunità, presente a Pitigliano sin dal XVI secolo,
è però ben rappresentata dal quartiere del vecchio ghetto in cui si staglia la Sinagoga 
e trovano posto il profumatissimo forno Kosher, il suggestivo cimitero sulla statale per 
Manciano e, da quest’anno, un ricchissimo festival sulla letteratura Yddish che si tiene
durante la prima settimana di Settembre e che ha ridato vita a questa importante comunità,
permettendo l’incontro di altre realtà ebraiche provenienti da tutto il territorio italiano e oltre.
Ma a Pitigliano, ogni epoca ha lasciato un segno: etrusca, romana, medievale. 
Ogni popolo che si è avvicendato, ha scavato il tufo creando infinite città sotto la città! 
Cunicoli, pozzi, tombe, colombari... Pitigliano si specchia specularmente sotto se stessa.
E le testimonianze delle antiche civiltà che hanno abitato queste zone sono presenti in tutta l'area circostante,
come i paesi di Sovana e Sorano.
Un labirinto custodito da sentinelle millenarie
Quello che riporta indietro nel tempo però, sono le Vie cave. Pitigliano è circondata,
appena al di sotto della rupe, da un’area boschiva fittissima, insondabile all’occhio umano
a guardarla dall’alto. Affacciandosi tra le arcate dell’Acquedotto Mediceo (realizzato fra il 1636 e il 1639),
diventa irresistibile la voglia di scendere a valle per scoprire il segreto che si cela sotto alle braccia millenarie
di querce e faggi, posti a far da sentinelle al mistero di queste fenditure profonde anche 
più di venti metri, scavate a mano nella calda roccia tufacea dagli etruschi o magari, chissà, 
forse diversi millenni prima da civiltà ancora più antiche. Ciò che si percepisce, quando ci si trova
al buio in pieno giorno, con due pareti di roccia mastodontiche ai lati, è un senso di estraniamento temporale. 
Si respira il profumo balsamico del muschio, alle orecchie arrivano suoni così antichi da 
divenire immaginari cordoni ombelicali ancestrali che si congiungono con quelle civiltà da
cui discendiamo. Da qui si arriva alle grotte, ancora così accoglienti da provocare il timore del 
ritorno di chi le abitava 2500 anni fa, da un istante all’altro. La Necropoli, nei pressi della quale è 
stato allestito il Museo Archeologico all’aperto “Alberto Manzi”, può essere senz'altro considerata 
la Stonehenge italiana di Poggio Rota, dove giganteschi monoliti sono stati innalzati 
misteriosamente a formare il primo osservatorio astronomico preistorico italiano,
scoperto nel 2006 e ancora oggetto di studio da parte della comunità scientifica.

Un covo di artisti 
Appena si risale a monte si viene circondati dall’imponenza dei bastioni a pianta poligonale 
dalla Fortezza Orsini. Di origine aldobrandesca, fu ristrutturata fra il 1543 e il 1545 da Antonio 
da Sangallo il Giovane, per volontà del conte Gianfrancesco Orsini. Nei pressi trova luogo l’elegante 
Palazzo Orsini, anche questo di origine aldobrandesca, fatto ristrutturare dalla nobile famiglia tra la
fine del XV e la prima metà del XVI secolo. Oggi appartiene in gran parte alla Curia Vescovile ed è
sede della Diocesi di Pitigliano, Sovana e Orbetello. Il palazzo ospita due musei, quello Civico Archeologico 
e quello di Palazzo Orsini, unitamente alla Biblioteca e all’Archivio Storico Comunale e alla Biblioteca 
e all’Archivio Storico Diocesano. Lasciando alle spalle gli edifici storici, si entra nel borgo vero e proprio. 
Sulle vie principali del paese si affacciano numerose botteghe di giovani artisti e artigiani che ancora oggi 
vivono coraggiosamente del lavoro manuale e artigianale e che arricchiscono Pitigliano di un valore molto 
prezioso: l’ingegno. Ed è proprio sul concetto d’ingegno che si sviluppa l’idea di Marcello Baraghini,
fondatore della casa editrice “Stampa Alternativa” (quella dei mitici “Millelire”) che, 
con le sua invidiabile riserva di nuove energie e sostenuto da giovani artigiani, ha realizzato
a partire da quest’anno l’avveniristico festival Reciclart – Seconda vita, nella splendida cornice
di una delle più affascinanti piazze del centro storico, intitolata a Papa Gregorio VII. È stata così
inaugurata anche qui la nuova concezione di mostre mercato d’artigianato, fondata sulla rigida
regola che impone a tutti gli O.P.I. (Operatori del Proprio Ingegno) che partecipano all’evento,
di realizzare manufatti a partire interamente da materiali di scarto, mettendo in pratica in questo
modo la forma più pura e intelligente di riuso. Dopo aver passeggiato tra i banchi di questa 
incredibile “fiera”, è quasi d'obbligo fermarsi a fare due chiacchiere con le “Capisottane” 
che popolano a ogni ora le viuzze del paese. Il termine indica in dialetto le donne anziane 
che, sedute gran parte della giornata sulle tipiche sedie impagliate fuori dalle loro case, 
non perdono certo l'occasione di rimanere aggiornate sul via vai del paese e sulle novità...
Ed è con una leggera malinconia che si fa ritorno alla metropoli, dopo aver respirato aria
d’altri tempi che sembra conservare la saggezza e la bellezza del passato e che ci permette 
di guardare con intelligenza rara al futuro... Chissà se siamo più coraggiosi noi a rimanere 
nelle grandi città fra le nostre “comodità” o le tremila anime che hanno scelto di continuare 
a lustrare con i loro passi le vie di questo piccolo dono dei tempi che furono...

http://suitecasemagazine.com/map/luoghi.html


sabato 10 settembre 2011

IL DOCUMENTARIO SU MARCELLO BARAGHINI

SONO FINITE LE RIPRESE DEL DOCUMENTARIO DI STEVE GEBHARDT SU MARCELLO BARAGHINI CHE VERRà PROIETTATO NEL 2012.

STEVE GEBHARDT è conosciuto per aver diretto documetari su John lennon e John Sinclair



Filmography

Hide HideDirector (6 titles)
Hide HideCamera and Electrical Department (3 titles)
2000 Gimme Some Truth: The Making of John Lennon's Imagine Album (video documentary) (camera operator: USA)
 
1971 Ten for Two: The John Sinclair Freedom Rally (documentary) (camera operator)
 
Hide HideProducer (2 titles)
2004 Twenty to Life: The Life & Times of John Sinclair (video documentary) (producer)
 
1973 Ladies and Gentlemen: The Rolling Stones (documentary) (producer)
 
Hide HideCinematographer (2 titles)
1970 Fly (short)
 


RICICLETTA FEST E RECICLART

UNA SORPRESA ACCOGLIERà I VISITATORI. NON VE LA DICO MA è DAVVERO MOZZAFIATO!!
 


venerdì 2 settembre 2011

CONTATTI

ASSOCIAZIONE STRADE BIANCHE

Via Zuccarelli, 25
PITIGLIANO (Gr)
58017
stradebiancheorg@libero.it

sabato 30 luglio 2011

SECONDA VITA-RICICLART A PITIGLIANO

SEGUITECI SU FB 

oppure inviate mail a laltaluna@alice.it

marcello baraghini 3405235967
Due giorni per realizzare e/o portare a termine una o più opere,  oggetti reciclati da voi in un laboratorio creativo che si svolgerà sotto le Logge di Piazza Gregorio a PITIGLIANO
nei giorni 17 e 18 settembre


convenzioni per vitto e alloggio
sarà richiesta una offerta libera facoltativa sulle vendite



REGOLAMENTO PER PARTECIPARE

PERCHE', PER CHI, PER COME

LABORATORIO
SECONDA VITA
RECICLART


1-IL LABORATORIO SECONDA VITA RECICLART intende affermare creatività e riciclo in un mondo usa e getta.
Un'idea visionaria, provocante e costruttiva.

2- La filosofia del laboratorio è di  Ricreare il senso che un oggetto ha nella sua ''prima vita'', ossia stravolgere il suo originale utilizzo.
L'oggetto  riciclato, quindi scartato, quindi morto, quindi rifiuto rinasce dando vita a qualcosa di nuovo : la sua SECONDA VITA appunto.

3 -Intendiamo premiare l' idea artistica per quanto riguarda la scelta dei partecipanti.  La SECONDA VITA sarà un pezzo artistico o qualcosa da utilizzare, non importa, ma il genio dell' idea sta nel creare qualcosa di diverso da ciò che uno scarto o un rifiuto sia stato prima.
Quanto più è evidente, tanto più è significativo.

4- Non dovrà mancare il gusto estetico : è l' arte che la farà da protagonista. Non dovranno  esserci pezzi seriali : è la varietà che la farà da protagonista.

5- L' assemblaggio non è artigianato! Assemblare parti prefabbricate dall'industria del fai da te non è artigianato!
 L'artigiano plasma, trasforma la materia, anche se questa è reciclata.

6- Intendiamo ospitare una buona varietà di artisti/artigiani, evitando drasticamente ripetizioni delle tipologie.

7- Non vogliamo riempire spazi, rivendichiamo il primato della qualità, della non serialità , dell' invenzione, della fantasia e dell' arte, affinchè il laboratorio abbia un futuro coerente e riconoscibile.





DI MARCELLO BARAGHINI



ECCO QUI SOTTO ALCUNE FOTO SCATTATE DA AMICI












IL PRIMO AGOSTO APRE IL MARE A PITIGLIANO


martedì 26 luglio 2011

JACOVITTI E ALTALUNA

PER I 130 ANNI DI PINOCCHIO UNA GRANDE CAROVANA SULLA SUA STORIA
 ILLUSTRATA DA ALTALUNA -15 METRI DI PANNELLI LUNGO IL CENTRO STORICO DI SORANO 
IN OCCASIONE DELLA MOSTRA MERCATO



sabato 9 luglio 2011

martedì 21 giugno 2011

LETTERA SULLA FELICITà

PRATICA E MEDITA LE COSE CHE TI HO SEMPRE RACCOMANDATO , SONO FONDAMENTALI PER UNA VITA FELICE.


UNO FRA I PENSATORI PIù AMATI E ODIATI DI TUTTI I TEMPI, IL CUI PENSIERO è UN INCUBO NELLA STORIA DEL CRISTIANESIMO
è UNO DEI POCHISSIMI SCRITTI DI EPICURO CHE NON SIANO STATI DISTRUTTI NEL CORSO DELLA STORIA DELL'ODIO IDEOLOGICO.