domenica 5 giugno 2011

E I PROSSIMI 40?

"ECCO DI COSA VORREI DISCUTERE SABATO 11 GIUGNO A ROMA NEI PREZIOSI LOCALI NELLA LIBRERIA INDIPENDENTE ODRADEK 
ore 18
 A VIA DEI BANCHI VECCHI 57
(PARALLELA DDEL CORSO VITTORIo)
con tutti gli amici complici che mi hanno acompagnato in questi anni e con nuovi..
UNA GRAN BELLA OCCASIONE!"

MARCELLO BARAGHINI




LEGGI LA LETTERA 22 CLICCANDO SOPRA L'IMMAGINE

2 commenti:

  1. Marcello, ciao. Sono tornato dall'incontro alla libreria Odradek. Ho ascolato con interesse i tuoi interventi e quelli di Chiara Lico e degli altri autori. Tutti hanno ripetuto una frase: ... e dopo aver cercato vari editori...

    Ho letto il libro tuo e di Ettore. Attraverso l'autoproduzione un giorno " non si cercherà più un editore ". E questo mi pare un aspetto che già di per sè che "sposta" un pò di questioni.

    Capitolo e-book/e-book reader. Ecco, questo è un caso in cui auspico la globalizzazione dei formati. E' il futuro, ma è scoraggiante (lo scrive uno che ha il kindle) per chi non ha dimestichezza, dover eseguire vari passaggi per decodificare e formattare al fine di poter leggere un libro.

    Ultimamente mi hanno fatto sorridere le modalità del concorso Ilmiolibro+Feltrinelli. A prescindere che il print on demand de Ilmiolibro è un'operazione onesta anche se non economica, sul concorso c'è un aspetto paradassole. Nel regolamento viene indicato - parola più, parola meno - che non saranno ammessi quei romanzi che recheranno offesa alla morale pubblica, alle istituzioni, alla religione, vilipendio delle istituzioni e, inoltre, quei lavori che avranno contenuti che potrebbero istigare il lettore all'emulazione.

    Ora, perdona la mia ingenuità, si potrebbe dire che un editore mette questi punti per tutelarsi. Mi chiedo però, se esce fuori un Bianciardi in erba che riscrive la sua Vita agra e il tizio che vuol far saltare il torracchione, i signori di Feltrinelli e Scuola Holdeng (la giuria), cosa faranno: lo squalificheranno?
    Sì, ormai contano gli uffici marketing e poco importa se la casa editrice in questione porta il nome di un tale morto sui piloni dell'alta tensione non certo per vedere il panorama. Io sono un ingenuo, lo ripeto, ma rimango sorpreso.

    Un giovane per il quale un libro deve essere pericoloso, cosa deve scrivere? Poco male per me, posso smettere che non sarebbe poi un grave perdita) e lasciarmi soltanto il piacere della lettura. Già, ma visti i presupposti, cosa leggere?

    Lieto di averti incontrato, Marcello.

    Con stima e simpatia

    Enrico Mattioli

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  2. http://marcellobaraghini.blogspot.com/2011/06/caro-enrico.html

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